venerdì 19 gennaio 2007

Gaffe a Bruxelles - Cancellata la lingua italiana

Francese, tedesco, inglese e spagnolo nel sito sul Trattato di Roma. Proteste e scuse. Tardive.
di ROMANO DAPAS

Il Messaggero, 19 gennaio 2007
BRUXELLES - Continua la “serie nera” per il ruolo e il prestigio dell’Italia in Europa. La nostra lingua è stata esclusa da Relex, il sito Internet della Commissione Ue dedicato ai preparativi del cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Non sarebbe un grosso scandalo, se le informazioni contenute nel web non fossero scritte anche in spagnolo, oltre che nelle cosiddette tre lingue di lavoro, l’inglese, il francese e il tedesco.
L’ennesima penalizzazione dei diversi aspetti della presenza e del peso politico dell’Italia in seno alle istituzioni europee fa seguito alla recente tornata di nomine che ha visto i nostri candidati restare al palo, alla lunga assenza di un portavoce italiano sui 27 che ne conta l’Esecutivo Ue, per finire con un importante convegno culturale al quale nessun studioso della Penisola era stato invitato.
Stavolta però, le reazioni sdegnate sono state tempestive e sembrano aver rimediato a questa incresciosa situazione. Il caso è esploso, ieri mattina, quando il vice-presidente, Franco Frattini, ha indirizzato a José Manuel Durao Barroso e agli altri membri del collegio una lettera di protesta nella quale affermava che «si troveranno certo argomenti tecnici e burocratici per giustificare la scelta di illustrare un sito solo nelle tre lingue ufficiali e nello spagnolo, ma io non posso tacere la mia amarezza e la mia profonda insoddisfazione». Sorpresa e disappunto ha subito manifestato anche l’ambasciatore Rocco Cangelosi, rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, che, in una nota diplomatica, denuncia «una evidente mancanza di rispetto delle regole in materia linguistica ed una altrettanto grave mancanza di sensibilità politica verso il Paese dove i Trattati sono stati firmati e verso milioni di emigrati italiani nel Mondo».
Ai vertici della Commissione europea l’imbarazzo è stato grande e gli euroburocrati hanno fatto a gara per smentire intenzioni discriminatorie nei confronti della lingua italiana. Nel corso del briefing quotidiano, diversi portavoce, bersagliati dalle richieste di spiegazioni, si sono alternati alla tribuna nel tentativo di sdrammatizzare la gaffe. «Escludere l’italiano dal sito Relex è qualcosa di inconcepibile» ha fatto sapere l’eurocommissaria svedese alla Comunicazione, Margot Walstroem, mentre la portavoce danese di Durao Barroso, Pia Ahrenkilde-Hansen, ha invitato i media italiani a «tranquilizzare i loro utenti sul fatto che, in occasione del cinquantenario del Trattato di Roma, potranno essere regolarmente informati nella loro lingua». Eccessiva, e soprattutto politicamente inopportuna, l’assicurazione, da parte della stessa portavoce danese, secondo cui, «per la Ue, l’Italia rappresenta un Paese da tenere nella massima considerazione».

Nessun commento: