martedì 29 maggio 2007

NUOVA TAPPA DI PIZZA ITALIANS CON BEPPE SEVERGNINI ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI CRACOVIA

CRACOVIA\ aise\ 29 maggio 2007 - Nuova tappa di Pizza Italians e Beppe Severgnini, che il 6 giugno prossimo saranno all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, a partire dalle ore 17.00.
La città polacca rappresenta l’ultima in ordine di tempo delle oltre 60 "pizze" finora realizzate, nate quasi per caso, su iniziativa del giornalista Servegnini, che, dal forum "Italians", spiega: "Pochi mesi dopo l'apertura del forum "Italians" (3 dicembre 1998), dovevo andare a Londra per lavoro. Due lettori l'hanno saputo, e mi hanno scritto: se hai una sera libera, vieni a prendere una pizza con noi? Ho risposto: volentieri, vediamo se s'aggiunge qualcun altro. Morale: ci siamo trovati in 120, e abbiamo preso un'intera pizzeria di Soho".
"In otto anni", prosegue Severgnini, "le pizze sono diventate 62" e ovunque "hanno prodotto conoscenze, lavoro, amicizie, coppie, figli e altre cose che il conduttore di un forum non può e non deve sapere".
Tante le città toccate da questo girovagare: "nel 1999, la 2ª Pizza Italians tocca una città immensa: si compone di cinque distretti, è stata fondata dagli olandesi e ha per simbolo una statua donata dai francesi. La 3ª pizza avviene in una città europea, dove l'Europa è un'industria: un abitante su tre è straniero. Poi ci ritroviamo nell'"Atene d'America", quindi in vista delle Olympic Mountains: nulla a che fare con la Grecia, però".
"Le pizze numero 6 e 7, - prosegue - estate 2000, sono organizzate nelle due capitali della Guerra Fredda. Vivace l'8ª pizza, in una città europea che ha reso celebri due italiani: uno per aver ricostruito una piazza, l'altro per essere crollato dopo una testata sul petto. L'anno si chiude negli Usa, in occasione della non-elezione del Presidente: la prima città era in origine una missione francescana sull'oceano, la seconda si chiamava Yerba Buena".
Il 2001 "si apre in due città britanniche. La prima ospita la Walker Art Gallery, la seconda Witworth Art Gallery: ma i turisti italiani preferiscono andare allo stadio (Anfield, Old Trafford). Seguono una città americana, celebre per il loop, il "cappio" formato dalla metropolitana sopraelevata, e una fascinosa capitale europea il cui nome significa "stagno nero". La 15ª pizza avviene nel principale mercato europeo dell'oro, la 16ª alla foce del fiume Vantaa: gli Italians arrivano anche dalla località vicine (Tapiola, Espoo) e, nonostante la temperatura, lasciano i figli all'aperto in carrozzina".
"Il 2002", racconta ancora il giornalista italiano, "è tranquillo: si parte nella culla della Dichiarazione d'Indipendenza americana, si continua per una località argentina nota per la bellezza della frutta e delle donne, si prosegue per la terza città dell'America Latina, terra di tango e pallone. La 20ª pizza tocca una città dell'Europa meridionale un po' giù di morale, nonostante il bel calcio e il bel canto. Nel 2003 il popolo della pizza si riunisce in una città europea celebre per una torre, e circondata da una periferia di 280 comuni; in un'altra circondata da un Ring; e in una terza, in Sudamerica, circondata e basta: l'area urbana ha 18 milioni di abitanti, e le città limitrofe formano "l'Abc dei Santi".
"Il 2004 si chiude in Asia, con la 30ª pizza, in una megalopoli sull'oceano, chiamata "Maximum City". Prima d'arrivarci, però, passiamo in altre sei città: sulla Vistola, davanti al Tago, sotto il Licabetto, oltre i Dardanelli, lungo l'Amstel e sulla baia di Biscayne". Severgnini definisce il 2005 un anno "impegnativo": "visito una città svizzera di 43.276 abitanti (iniziale: L), un gioiello mitteleuropeo (1.165.581, P), due gemelle scozzesi (448.400 e 577.100, E e G), un porto spagnolo (1.582.738, B). Non contento, sperimento pizzerie nella città di Dostoevskij (SP), presso una grande base navale sul Pacifico (SD), nella patria di Totò e della pizza medesima (N), nella capitale col Djurgarden (S), nella casa della Bmw (M), presso la Casa di Dürer (N), vicino alla Banca Centrale Europea (F), dalle parti di un noto casinò mediterraneo (M), non lontano dal Prado (M). Basta? No. Prima della fine dell'anno, la Pizze Italians toccano un porto dell'Asia che, fino a pochi anni prima, stava in un altro Paese (HK); l'esplosiva città del Bund (S); la megalopoli con Quezon City e un inquinamento da primato (M). Siamo a 47 pizze, e si va avanti". Il suo diventa quasi un gioco e prosegue nel 2006 a partire da "una città di fiume che un secolo fa era rivale di Vienna (B), prosegue nel luogo futuristico celebre per la Vela e la Palma (D), festeggia la 50esima pizza appena oltre il Brennero (I). Incontro poi italiani sulla sponda nord del Rio de la Plata (M), nella sede del Social Forum (PA), nella città spaziale sul Planalto Central (B). Seguono due pizze mediorientali: una nella città nata da Giaffa, autonoma dal 1923 (TA); l'altra è stata attaccata di recente da nord (H). Ai tempi delle crociate, si chiamava Caiffa. Siamo a 55 pizze".
Arriva l'estate, si torna in Europa. "Per il LX anniversario della Repubblica Italiana ci troviamo nell'ansa del fiume Aare (B). Durante i Mondiali di Germania, siamo nella città di Italia-Ghana, a lungo legata all'Inghilterra (H). Quindi, ancora America: pizza nello Stato più verde degli Usa (V) e nella città (T) "etnicamente più diversificata del mondo" secondo l'Unesco (400.000 italiani!). Poi, complice un libro, due antiche università coi muri coperti dall'edera: una del 1746 nel New Jersey (P), l'altra del 1701 nel Connecticut (Y). Ultima tappa, per adesso, Nairobi". Era il 25 novembre scorso, e nel frattempo si sono aggiunte nuove recenti tappe: il 9 maggio Tampere, il 13 Tallinn, il 15 Riga, sino ad arrivare a Cracovia, dove Severgnini sarà, come detto, il 6 giugno, per poi spostarsi in Lussemburgo, il 17 giugno, e a Düsseldorf, il 19 giugno. (aise)

Nessun commento: