giovedì 4 ottobre 2007

LO SCRITTORE ISLANDESE VILHJÁLMSSON ALLA DANTE DI ROMA: L’ITALIANO AMATO IN TUTTO IL MONDO PERCHÈ LINGUA DI UN PAESE RICCO DI STORIA E CULTURA

ROMA\ aise\ 4 ottobre 2007 - "L’italiano è amato in Islanda ed in tutto il mondo perché è la lingua di un Paese ricco di storia, di cultura e di tradizioni. Per comprendere i meriti straordinari dell’Italia e degli italiani, un popolo generoso ed umano, è indispensabile condividerne il patrimonio linguistico". A sostenerlo questa mattina Thor Vilhjálmsson, il più importante scrittore islandese contemporaneo, durante la sua visita in Palazzo Firenze, Sede Centrale della Società Dante Alighieri, a Roma.
"L’Italia - ha proseguito il vincitore del Premio dell’Accademia Svedese per la Letteratura nel 1992 - è agli occhi del mondo il simbolo di una profonda ed unica continuità storica, dall’antica Grecia fino ai giorni nostri. Nessun altro Paese può vantare una tale ricchezza".
Thor Vilhjálmsson, nato nel 1925, è autore di romanzi, saggi, opere teatrali e raccolte poetiche, e traduttore delle opere principali della letteratura mondiale. I suoi romanzi sono stati tradotti in molte lingue. Oltre al Premio Nordico dell’Accademia Svedese ricevuto nel 1992, nel 1998 il suo Il muschio grigio arde si è aggiudicato il Premio del Consiglio Nordico e nello stesso anno Cantilena mattutina nell’erba ha ricevuto il Premio della Letteratura Islandese.
Lo scrittore, che tuttora sta terminando un nuovo romanzo, ha rivestito per più di dieci anni la carica di Presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Reykjavik. (aise)

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