giovedì 18 ottobre 2007

NICCOLÒ AMMANITI ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI OSLO PER LA VII SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

OSLO\ aise\ 18 ottobre 2007 - Niccolò Ammaniti sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, in occasione della VII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
Martedì prossimo, 23 ottobre, a partire dalle ore 19.00, lo scrittore italiano parteciperà infatti ad un "Incontro con l’autore", a cura di Birgit Owe Svihus, nella sala conferenze dell’Istituto, dove presenterà la traduzione in lingua norvegese del suo ultimo romanzo, "Come Dio comanda", vincitore del Premio Strega 2007.
Il libro è uscito da alcuni giorni in Norvegia con il titolo "Hvis Gud vil" per i tipi della Casa Editrice Hr. Ferdinand, che organizza l’incontro insieme all’Istituto Italiano di Cultura. La traduzione è a cura di Birgit Owe Svihus. È questo il secondo romanzo di Ammaniti ad essere pubblicato in Norvegia, dopo "Io non ho paura" tradotto da Jon Rognlien nel 2004.
Niccolò Ammaniti, romano, classe 1966, esordisce nel 1994 con il romanzo "Branchie". Nel 1995 pubblica il saggio "Nel nome del figlio", scritto con il padre Massimo, e nel 1996 la raccolta di racconti "Fango". Nel 2001 pubblica per Einaudi "Io non ho paura", da cui nel 2003 il regista Gabriele Salvatores ha tratto l’omonimo film. Ammaniti ritorna poi al fumetto, genere che ha contribuito a formare lo stile narrativo dello scrittore. "Fa un pò male" è il libro pubblicato nel 2004 (Einaudi) che contiene tre brevi romanzi a fumetti sullo sfondo di una Roma minore, in una periferia pasoliniana ricca di storie e personaggi grotteschi.
Lo scrittore presenterà il suo libro anche presso la Libreria Tanum Majorstua il 24 ottobre, alle ore 17.00.

Ma la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo ad Oslo si aprirà già lunedì, 22 ottobre, all’insegna del cinema. E sarà proprio il regista Salvatores ad inaugurare, alle ore 18.30 nella sede dell’Istituto, le proiezioni della rassegna "Il mare nel cinema italiano" con la pellicola premio Oscar "Mediterraneo" (1991), interpretata dallo splendido gruppo di Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Giuseppe Cederna e Ugo Conti.
Nella primavera del 1941, una pattuglia di soldati italiani riceve l’ordine di presidiare un’isoletta del mare Egeo, al di fuori delle rotte commerciali. Gli otto militari eseguono l’ordine e occupano l’isola ma nel giro di pochi mesi la guerra si dimenticherà di loro e loro della guerra…
Tra gli altri appuntamenti della Settimana si segnala, inoltre, "Leggiadra Marina. Canti e danze rinascimentali nelle città marinare".
La grande fioritura culturale, artistica e scientifica prodotta nelle corti italiane del Rinascimento influenzò tutta Europa e contribuì in modo determinante alla nascita di una cultura continentale. "L’Italia", scrive Braudel nel suo "Il secondo Rinascimento", "ha irradiato la sua luce dai mille colori tutti splendenti ben al di là dei suoi confini". Le grandi scoperte nel campo dell’astronomia, l’ideale della "vita activa", il concetto dell’uomo come artefice della sua stessa fortuna, determinarono la passione per l’ignoto, per il sogno fantastico. I grandi navigatori, animati dalla sete di sapere, spinti dalla curiosità e dal senso di meraviglia per il nuovo, oltre a conquistare gli oceani e a dare all’Europa un privilegio assoluto, rappresentarono l’ideale di uomo rinascimentale. Il mare fu una fonte di ispirazione nel Rinascimento. Poeti e narratori, musicisti e danzatori, attori e cronisti rinascimentali non potevano esimersi dal cantarlo, sicché è possibile rilevare una grande attenzione per questo tema.
Il concerto-spettacolo in costume e con strumenti d’epoca, che sarà proposto mercoledì, 24 ottobre, alle ore 18.00, presso la Gamle Aker Kirke di Oslo, è il frutto di un rigoroso lavoro di ricerca e mette in scena due mondi: quello popolare, con musici e servitori impegnati nel giocoso allestimento della festa del mare, e quello nobile, con arie, danze proprie del divertimento cortigiano.
L’evento, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, in collaborazione con gli Istituti di Copenaghen, Helsinki, Stoccolma e Amsterdam, vedrà esibirsi la compagnia La Rossignol, composta dai danzatori Bruna Gondoni, Marco Bendoni, Liliana Baronio, Roberto Quintarelli - pure contraltista - e Lucio Testi - anche alle storte e ai ciaramelli - ed ai musicisti Matteo Pagliari (flauti, traversa, rauschpfeifen), Claudio Demicheli (organo positivo, ghironda, cornamusa, rauschpfeifen) e Domenico Baronio (liuto, chitarrino). (aise)

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